lunedì, gennaio 18, 2010

Perchè i blogger italiani non guadagnano un tubo


In mattinata navigando sul Blog di Tagliaerbe, ho trovato un post intitolato "L’illusione di guadagnare con un blog".
Un articolo molto interessante per chi vuole guadagnare qualche soldino extra con le proprie opinioni, idee, ecc.
Purtroppo per chi si era fatto illusione di poter incassare cifre esorbitanti con il proprio situccio, questo post dà una vera e propria mazzata. La constatazione fatta da Tagliaerbe non è campata in aria senza motivo, ma ci sono ragioni precise per il quale un blogger italiano con un blog scritto in italiano non potrà mai ambire a un guadagno di un blogger statunitense. Vuoi per la lingua, vuoi per la differenza di culture, vuoi per il tipo di lettori, vuoi per la quantità di lettori, è quasi impossibile che in Italia un singolo blogger (quindi non una redazione es. Geekissimo o Masternewmedia) guadagnare 100.000 $ all'anno.

Ciò che mi ha colpito però profondamente non è tanto l'articolo in sè, ma un commento, più precisamente il commento di Valerio Villari che vi cito qui sotto:

Non sono e non sarò mai d’accordo con questa linea di ragionamento!
Con un blog vivendo in Italia e scrivendo in Italiano si può guadagnare se tutti la smettessimo di dire che non è possibile prendendo ad esempio culture e mondi diversi dal nostro!
E’ tutto vero quanto esposto nell’articolo e sicuramente anche ben impostato ma l’errore di fondo che commettiamo quando si parla di monetizzazione di un blog è quello di paragonare il nostro mercato a quello di altri paesi. Perdiamo tempo analizzando le statistiche generate in altri mondi, osservando ed in qualche caso utilizzando risorse che poco hanno a che vedere con il nostro stile di vita!
Template, plugin, CMS e quant’altro…..
Il blogger italiano medio, non crea, nella maggioranza dei casi traduce, trasforma, copia.
Usiamo sistemi di affiliazione non Italiani (ma quelli italiani pagano poco, qualcuno potrebbe optare…ed io rispondo, come potrebbero pagarci di più se nessuno di noi li usa?)
Se fossimo come gli americani, che non si preoccupano di clikkare nella pubblicità o nel link di affiliazione trovati nel post dell’amico-collega-concorrente, forse riusciremmo a vincere, la sussurrata battaglia contro la blogosfera americana.
Troviamo in un blog un link per affiliarsi ad un nuovo sistema, ne leggiamo l’indirizzo e saltiamo il codice referral di chi ce lo ha proposto. (alzi la mano chi non ha mai fatto così?), come se, al contrario, costasse qualcosa affiliarsi con il codice del vicino.
Leggiamo in un annuncio qualcosa di interessante ne annotiamo l’URL e lo scriviamo nel browser. (non ci sogniamo nemmeno di cliccare nell’inserzione…eh no! Perchè devo far guadagnare soldi a lui?…Anche qui alzi la mano chi non lo ha mai fatto?)
Dobbiamo cambiare mentalità e non vedere il collega che blogga come un nemico da abbattere ma come un’ulteriore risorsa per il nostro lavoro e…parlo di lavoro perchè lo considero a questo modo!
In conclusione con i Blog si guadagna se si vuole guadagnare e tutti sappiamo che per riuscirci bisogna lavorare e lavorare e lavorare e lavorare.
Smettiamola, ragazzi, di emulare sistemi che mai si adatteranno al nostro.
In Danimarca, Russia, Cina, Portogallo, Tunisia…si blogga, nelle loro lingue e si guadagna…loro non si pongono il problema della globalizzazione, non fanno analisi statistiche, non hanno invidia del vicino, del successo del vicino e non si lodano dei propri!
Volete, vogliamo guadagnare? Iniziamo a pensare da Italiani per l’Italia e non per gli americani che scrivono in inglese. Globalizzarsi si ma mantenendo la propria cultura, stile di vita e quant’altro ci rende famosi nel mondo.
Non continuiamo ad aprire PUB o RISTORANTI soltanto perchè questo è il momento opportuno
Ciò che conta, non è tanto la contestualizzazione ma l’interesse generato dal contenuto e cosa strana, in Italia accade che se qualcuno scrive di vattelapesca sul fronte ed ha successo, tutti scriveranno la stessa cosa…così nessuno cresce e nessuno crescendo il mercato resta sempre lo stesso!
Scusate eventuali OT e grazie per la possibilità.
Vado a continuare a scrivere per il mio blog che mi fa guadagnare!
Alla prossima!

A parer mio nulla di più esatto, è proprio questo il punto, dobbiamo cambiare, svegliarci un po', è l'unico modo per riuscire ad avere un po' di successo. Negli StatiUniti ci sono ragazzi di 19 anni come me che riescono a guadagnare cifre mensili che farebbero gola a impiegati Italiani. Tutto questo perchè nel nostro Paese c'è troppa invidia, paura che il nostro blog "vicino" guadagni più di noi.
Se vogliamo veramente guadagnare qualche spicciolo in più sarà meglio che cambiamo rotta, e che iniziamo a prendere in considerazione seriamente di seguire il modello Statunitense.
Spero che qualcuno commenti questo post in modo da capire un po' quali sono le varie idee dei lettori che passano di qui.

11 commenti:

Giampaolo ha detto...

Non me ne intendo di come fare soldi (cioè non ho mai inserito pubblicità all'interno del mio blog), però il commento di Valerio Villari penso sia giusto......
certo che 100000$ all'anno mica son pochi....
Buona domenica!

Giulio ha detto...

Sono completamente d'accordo con Valerio Villani, anzichè piangerci addosso proviamo a cambiare la situazione. Io sto provando a fare la mia parte, un saluto

Giulio ha detto...

Sono completamente d'accordo con Valerio Villani, anzichè piangerci addosso proviamo a cambiare la situazione. Io sto provando a fare la mia parte, un saluto

K1spirit ha detto...

Penso che ci siano altri modi per fare soldi, più facili e più veloci di un blog, un blog serve per condividere esperienze, link, opinioni, certo se ci si fanno sopra due soldi è meglio, ma chi pensa di vivere con un blog sbaglia :)

Fonte: ho appena scritto il mio primo post sul blog, e so che sia 6 o 6 mila visitatori non potrò camparci, ma la trovo una bella esperienza :) ciao

Anonimo ha detto...

"[...] ma come un’ulteriore risorsa per il nostro lavoro e…parlo di lavoro perchè lo considero a questo modo!"

No comment... Questo fa capire perché in Italia siamo pieni di blog pessimi quando in altri stati ci sono meno blog ma migliori.
Fare la lotta per il banner in più porta a scrivere qualsiasi boiata pur di fare 3 centesimi in più... e gli articoli validi se ne vanno in malora.

Scusate il disturbo. :)
Un ad-free blogger.

Marcello ha detto...

Salve,
penso che ognuno nel suo blog debba scrivere qualunque cosa gli passi per la mente...poi saranno i visitatori casuali o non a decidere incosciamente il successo o meno del blog.
per quanto mi riguarda ciò che mi da più soddisfazione del mio blog è quando ricevo dai miei visitatori commenti riguardanti il fatto che il mio post è stato utile a risolvere il loro problema... dopo di chè se rricevo di tanto in tanto delle visite nei banner pubblicitari che ben venga!
Saluti,
Marcello

danyxilo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
danyxilo ha detto...

Grande post..
Anche io sono blogger ma da poco tempo.. Mi piace molto questo commento, credo lo inserirò nel mio blog, ovviamente farò riferimento anche al tuo..Se ti fa piacere passaci ;) ti lascio il link
http://segretitrucchipc.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

ovvio che è vero, così come è ovvio che la mentalità italiana continua a non rendere una ceppa. E' bello rimanere ottimisti ma senza un piano concreto son solo belle parole che attirano la visualizzazione e non smuovono niente.

L utenza italiana non cambierà mai perchè si crede molto più furba di chi posta. Non gliene frega niente a nessuno di farti guadagnare e la mentalità non c'entra perchè gli americani hanno solo il numero..

se foste stati in america sapreste che lì c è veramente gente che non credereste possibile. C è anche da noi, ma in percentuale è molto minore

Rattogigi ha detto...

Sante parole! ho un sito internazionale scritto in inglese e oltre ad avere 4x 5x di visitatori medi rispetto a quello italiano il click rate è più che doppio!
Il mio povero blog italiano non fa + di 70 80 visitatori al giorno e se sono fortunato un click.
Comunque se parliamo di cifre NORD AMERICA, SCANDINAVIA e un pò la germania con la svizzera pagano molto ma molto di + di un click italiano o francese
Hai ancora ragione che il fatto che in italia si guadagni poco è anche dovuto alla mentalità del consumatore e non solo dell'utenza media ( gli scandinavi sono meno degli italiani e mi fanno guadagnare il doppio): senza la giusta mentalità non c'è mercato e quindi guadagni più bassi

Anonimo ha detto...

Giusto.. c'è da dire che tutti nasciamo come emulatori, lo impariamo da bebè e ci riadattiamo da adulti. L'emulazione deriva dalla voglia di mettersi in gioco ma "con le pinze", avendo un cammino già scritto davanti a noi. Non è deprecabile questo comportamento.. ciò che manca è la fantasia e lo stimolo a mettersi in gioco. Esempio: Volevo acquistare un terreno vicino ad un supermercato per aprire un autolavaggio ma, mia moglie, continua a ripetermi che se lo avessi aperto e lo avessi fatto funzionare bene ne avrebbero aperto subito un altro, magari migliore con dei macchinari più evoluti. Questo atteggiamento non è deprecabile, risponde solo a una paura di fallire... ma, in questo mio caso, come dare torto a una madre che cerca solo di difendere una serenità familiare, quando lo Stato ti illude e poi ti mette alla gogna lasciandoti solo se qualcosa non va!
Gianluca

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